Superbonus, come approfittare di tutti gli aiuti: sei ancora in tempo

Il Governo Meloni non vuol saperne più del Superbonus, almeno declinato al 110%. Alcuni aiuti legati al Superbonus sono però ancora attivi e disponibili: tutto sta nel capire a chi sono destinati

Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, anche dopo la prima approvazione della direttiva europea sulle case green (soluzione che di fatto costringerebbe quasi due milioni di case a dei lavori di efficientamento energetico entro il 2030), non sembra disponibile a considerare un allargamento degli incentivi.

Continuano gli aiuti collegati al Superbonus: in quali casi?
Superbonus: ci sono altri aiuti di cui poter approfittare – cilentolive.it

La decisione del Governo è quindi quella di ridurre il bonus e di bloccare la cessione del credito e lo sconto in fattura. Tutto ciò, inevitabilmente, ha mandato in tilt parecchi cantieri. E c’è molta confusione fra scioperi, rallentamenti, blocchi e imprese che non vogliono più onorare gli impegni presi.

Eppure per alcuni aiuti collegati al Superbonus 110% potrebbe essere in arrivo una proroga fino al 30 giugno. Ma chi potrà approfittarne? La novità sostanziale rientrerà negli emendamenti al decreto legge cessioni, al momento all’esame della commissione finanze della Camera. Si parla appunto di una proroga, dal 31 marzo al 30 giugno 2023, della possibilità per le villette unifamiliari di usufruire del superbonus ancora nella misura del 110%.

L’ipotesi era nell’aria da settimane, dopo che nei mesi scorsi era già arrivata un’altra proroga per le villette. In pratica, originariamente, la data entro cui si sarebbe potuto usufruire dell’agevolazione edilizia nella sua misura piena era lo scorso 31 dicembre 2022.

La condizione per poter arrivare fino a marzo era l’aver completato almeno il 30% dei lavori previsti entro il 30 settembre 2022. Non è ancora chiaro, però, se questo limite verrà riproposto anche per l’ipotetica e ulteriore proroga. C’è poi un’altra novità molto importante per quanto riguarda le caldaie e gli infissi. Secondo alcuni, sul tavolo della commissione Finanze della Camera ci sarebbero oltre trecento emendamenti arrivati dai partiti. Ma molti sono già stati bocciati o dichiarati inammissibili.

Infissi, caldaie e condizionatori: ancora aiuti collegati al Superbonus

C’è un problema concreto per molti lavori. C’è per esempio chi ha già pagato un acconto per infissi, caldaie o condizionatori. Per queste tipologie di lavori il blocco dello sconto in fattura decorre dal momento dell’esecuzione dei lavori. Però, il più delle volte, l’esecuzione di lavori avviene parecchio tempo dopo il pagamento dei lavori stessi o dal primo acconto. Ecco per quale motivo in molti sono stati in pratica esodati dai bonus. Per ovviare a questa spiacevole situazione, il Governo ha considerato due strade.

Superbonus, ecco cosa succederà
Efficienza energetica e Superbonus: proroga in arrivo? – cilentolive.com

La prima inerente al far scivolare in avanti la data del blocco delle cessioni. La seconda ad agganciare il diritto allo sconto in fattura al pagamento dei lavori anche dell’acconto. Delle due, la via preferita dalla Meloni è ovviamente la seconda, che costa meno e sembra in linea con le direttive del ministero dell’Economia. L’acconto è facilmente riscontrabile dal fisco grazie ai bonifici parlanti.

Un’alternativa potrebbe essere lo sconto in fattura per chi può dimostrare di aver già attivato la procedura con un contratto in una data certa. Poi bisogna trovare una soluzione per il “salva-sconti” del 2022. Il 31 marzo, come anticipato, scade il termine per comunicare l’opzione di cessione del credito all’Agenzia delle entrate. Succede tuttavia che molte fatture non sono ancora state approvate o registrate dalle banche. Non sarebbe però giusto far perdere i crediti del 2022. Ecco quindi un emendamento che darà la possibilità di caricarli sulla piattaforma dell’Agenzia delle Entrate anche se la procedura di accettazione della banca non si è conclusa.

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