Alluminio in cucina: devi usarlo in modo giusto o metti in pericolo la tua famiglia | Sconvolgente

L’alluminio è un materiale molto usato in casa. Tuttavia, se non usato correttamente può essere fonte di rischio per una famiglia. Ecco come.

L’alluminio è un materiale molto utilizzato in casa, in particolare in cucina. Con questo materiale, infatti, meglio noto come carta stagnola, è possibile conservare gli alimenti.

Alluminio pericolo
Attenzione all’alluminio e come lo utilizziamo in casa – ladestranews.it

Anche le vaschette e le teglie che si usano per la cottura dei cibi, sono in genere di alluminio, e dunque un materiale che può essere usato in più modi ed è effettivamente di grande utilità. Tuttavia, secondo il Comitato nazionale per la sicurezza alimentare del Ministero della Salute, questo materiale potrebbe, in alcuni contesti, rivelarsi tossico per l’organismo umano.

Secondo quanto sarebbe emerso, infatti, la carta stagnola, se a contatto con una serie di cibi o nel corso della cottura, è in grado di emettere particelle che si rifugiano al loro interno e che restano sui cibi che poi andiamo a mangiare. Per questa ragione, il Ministero della Salute ha voluto sensibilizzare sull’importanza di usare correttamente l’alluminio per conservare e cuocere cibi.

Alluminio: come mai e tossico e come comportarsi

Prima di scoprire le indicazioni del Ministero della Salute a proposito di un uso corretto dell’alluminio, scopriamo cos’è questo materiale. L’alluminio è un metallo leggero, che si trova in diversi prodotti, tra cui deodoranti, dentifrici, medicine e make up.

Carta stagnola
Carta stagnola-cilentolive.com

Il suddetto materiale, però, frapponendosi tra una serie di processi biologici, può essere tossico per alcuni organi del corpo umano, soprattutto se lo si accumula in una certa quantità. Di solito tale metallo si smaltisce tramite reni, e in bimbi sotto i 3 anni e in anziani con problemi ai reni e donne incinta, che hanno una funzionalità renale o ancora acerba o comunque meno prestante, esso è più tossico.

Ecco perché l’Efsa, ha imposto dei limiti alla quantità di alluminio che può essere ingerita, ossia non oltre i 60 milligrammi a settimana. Il punto è che le fonti di questo materiale sono più di una, perché è un materiale impiegato in più cose, tra cui vaschette, pentole, contenitori, caffettiere ecc. che stanno a contatto con alimenti.

Ecco perché è importante usarlo in modo corretto, per evitare troppa esposizione ad esso. In base alle indicazioni del Ministero, per impedire situazioni tossiche per l’organismo umano derivanti da un uso non corretto dell’alluminio, è bene innanzitutto leggere l’etichetta sui prodotti.

È infatti opportuno controllare che contenitori, vaschette, recipienti in alluminio possano essere adatti al contatto con i cibi e vanno seguite le varie indicazioni. Altro accorgimento, è fare in modo di non usare i contenitori in alluminio e la carta stagnola con alimenti molto acidi o salati.

I cibi si possono conservare nei contenitori composti da tale materiale o in carta stagnola più di un giorno, solo ad una temperatura di refrigerazione o congelamento. Per quel che invece concerne cibi solidi secchi, tra cui cioccolata, frutta secca, cereali ecc., la conservazione può occorrere a temperatura ambiente più di un giorno. Non usare ancora contenitori monouso e fare in modo non graffiare pentole e altri contenitori mentre li si usa, né usare prodotti abrasivi per lavarli.

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